Astronave ammiraglia by Mike Resnick

autore:Mike Resnick [Resnick, Mike]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Science Fiction, General
ISBN: 9788852075131
Google: 48upDAAAQBAJ
Barnesnoble:
editore: Mondadori - Urania
pubblicato: 2016-08-02T22:00:00+00:00

17

— Signore? — chiese Rachel Marcos, in piedi sulla soglia della sala mensa.

Cole, l’unico occupante, alzò lo sguardo dal proprio caffè. — Che c’è?

— Ci troviamo davanti a una questione di una certa delicatezza — disse lei, avvicinandosi e sedendosi dall’altra parte del tavolo. — Non so quanti ne siano a conoscenza. Perciò non volevo discuterne in plancia, dove potrebbero sentirci.

Lui la fissò, incuriosito. — Va bene, di che si tratta?

— Abbiamo due uomini che potrebbero essere prigionieri, o forse no — proseguì la ragazza. — Nessuno lo sa... o meglio, nessuno tranne lei.

— Di che diavolo sta parlando, Rachel?

— I signori Brill e Dunyach, signore — replicò lei. — Sono confinati nei propri alloggi da prima che salvassimo il Polipo su Malagori V.

— Diamine, me n’ero completamente scordato — disse Cole. — Abbiamo avuto un po’ da fare, nel frattempo. Ho promesso di farli scendere su un pianeta neutrale. Ancora non ne abbiamo raggiunto nessuno. — Aggrottò la fronte. — In effetti, più a fondo c’inoltriamo nella Repubblica, meno probabile è trovarne uno. Dovrò pensarci sopra.

— Magari posso aiutarti io — disse la voce di Sharon, e un momento dopo apparve la sua immagine.

— Come? — chiese Cole.

— Mi sono fermata alle loro cabine un paio d’ore fa, per accertarmi che ricevessero pasti regolari e fossero ben trattati. Mi hanno chiesto di domandarti se possono restare a bordo. I loro sentimenti non sono cambiati; vogliono ancora fare il possibile per accelerare la fine della Repubblica.

Cole guardò Rachel. — Questo è tutto, Rachel.

Lei salutò e se ne andò.

— Quindi, cos’hai intenzione di fare? — chiese Sharon. — Come hai fatto osservare, sarà difficile trovare un pianeta dove depositarli.

— Difficile — ripeté lui. — Non impossibile.

— Vogliono starsene sulla Teddy R. e fare guerra alla Repubblica.

— Dannazione, Sharon! — esclamò lui, chiaramente seccato. — Hanno disobbedito a un ordine diretto del capitano in pieno territorio nemico! Devono pur esserci delle conseguenze!

— Va bene — disse lei. — Allora scarichiamoli su un pianeta agricolo e facciamola finita... ma non puoi tenerli confinati all’infinito solo per aver preso posizione su una questione di principio.

Lui fissò la sua immagine per un lungo momento. — Come se la passa Torres?

— Sembra a posto — rispose lei. — Si vergogna un tantino di aver ceduto, ma fisicamente s’è più o meno ripreso.

— Quindi abbiamo fatto del nostro peggio, e sta bene — disse Cole. — E se avessimo fatto a modo loro, starebbe bene lo stesso, ma ottanta uomini sarebbero morti.

— Non discuto su questo, Wilson! — esclamò lei, rabbiosa. — Diavolo, sono stata una complice attiva! Dico solo che non potremo farli tornare sulla Frontiera Interna per un anno o due, almeno. Non puoi tenerli confinati nelle loro cabine fino ad allora.

— Va bene — disse lui. — Fammici pensare.

— Se vuoi la mia opinione...

— La conosco, la tua opinione — ringhiò lui. — Ora lasciami in pace.

Lei staccò la comunicazione, e Cole sedette solo in sala mensa, considerando le varie possibilità. Alla fine inviò una chiamata a Miguel Flores, la cui nave stava a mezzo anno luce di distanza.

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